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Ostacoli al Ritorno al Mercato Tutelato dell’Energia: Consumerismo No Profit all’Antitrust

In ECONOMIA
Marzo 10, 2024

Entro il prossimo 30 giugno, gli utenti che avevano optato per il mercato libero dell’energia avranno l’opportunità di rientrare nel mercato tutelato, come previsto dalla normativa in vigore. Tuttavia, questa transizione sta incontrando resistenze e l’associazione Consumerismo No Profit eleva la sua voce contro quelle pratiche commerciali che, a suo dire, ne compromettono l’efficacia.

La denuncia è stata sollevata in seguito a un’indagine condotta dall’associazione, che ha evidenziato come diversi fornitori di energia in Italia non agevolino il passaggio al regime di tutela. Inoltre, secondo quanto riportato da Consumerismo No Profit, alcuni clienti si sono visti negare addirittura la possibilità di tornare al sistema tutelato, sia attraverso complicazioni burocratiche sia per via di informazioni poco chiare e talvolta erronee.

L’iniziativa di Consumerismo No Profit non soltanto punta il dito contro le aziende del settore, ma si concretizza anche in un appello formale all’Antitrust, a cui è stata presentata una istanza al fine di avviare un’istruttoria per individuare eventuali pratiche commerciali scorrette. Il presidente dell’associazione, Luigi Gabriele, ha chiarito l’intento di tutelare il diritto dei consumatori di poter liberamente scegliere e, soprattutto, di poter usufruire delle condizioni vantaggiose previste per il ritorno al mercato tutelato.

Il Servizio a Tutele Graduali (Stg), previsto dalla regolamentazione dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (Arera), garantirà ai clienti non vulnerabili, che non hanno preso una decisione entro la scadenza, un passaggio automatizzato a un regime che dovrebbe portare a risparmi medi di circa 130 euro annui per famiglia.

Il caso solleva questioni non soltanto di natura economica, ma anche di etica e trasparenza, elementi sempre più al centro del dibattito sui modelli di consumo e le relazioni tra fornitori di servizi e cittadini. La speranza è che l’intervento dell’Antitrust possa portare a un maggiore rispetto dei diritti dei consumatori e a un mercato dell’energia più equo e trasparente, il tutto nel rispetto delle normative vigenti. Nel frattempo, gli utenti rimangono in attesa di sviluppi, e alcuni stanno prendendo in considerazione l’eventualità di rivolgersi direttamente ad Arera per segnalare le difficoltà incontrate.